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INFANZIA

A piccoli passi.

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"E' faticoso frequentare i bambini.

Avete ragione.

Poi aggiungete:

perché bisogna mettersi al loro livello,

abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.

 

Ora avete torto.

Non è questo che più stanca.

E' piuttosto il fatto di esseri obbligati

ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti.

Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli."

​

Janusk Korczac

pedagogista polacco

Il posto delle fragole.

E' un progetto dedicato al micro-nido, dove i percorsi educativi vengono vissuti secondo il metodo animativo che predilige il piccolo gruppo come spazio di crescita, libertà di espressione, familiarità e, ovviamente, dove per lo specifico dell'età, preponderante è lo stimolo, l'attenzione per lo sviluppo del singolo.

Il "viaggio" educativo proposto dalle nostre equipe di personale qualificato, intende supportare, stimolare e affiancare i bambini nell'esplorazione e sperimentazione dal gioco simbolico al racconto di storie e ascolto, dallo spazio musicale all'attività di manipolazione, dai piccoli laboratori espressivi all'incontro con le culture diverse ed il territorio che ci ospita, al gioco euristico come scoperta continua dell'ambiente circostante.

Grande attenzione è rivolta alla promozione e al sostegno alla genitorialità, per apprendere, recuperare, accentuare, valorizzare e rafforzare il bagaglio di competenze e risorse che i genitori possiedono.

Il giardino delle farfalle.

Il progetto dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia ruota intorno a tre parole chiave :

- persona : il bambino è al centro ed unico protagonista del percorso di crescita e di apprendimento.

- cittadinanza : educhiamo e accompagniamo la crescita di futuri cittadini. Il nostro sguardo è sempre rivolto al futuro favorendo momenti di scoperta e relazione per costruirsi una propria idea sul mondo; perché sono proprio i nostri bimbi gli adulti di domani.

- comunità : promuovere attraverso il gioco e la dimensione in piccolo gruppo, la nascita di primi legami e relazioni di scambio e condivisione, accompagnando i bimbi ad esprimere liberamente le loro emozioni.

La valorizzazione dell’unicità e originalità è favorita, immaginando spazi, tempi e attività pensate e curate per accompagnare passo dopo passo la crescita armonica di ciascun bambino.

Psicomotricità.

Il mondo della psicomotricità è piccolo, come il pianeta del Piccolo Principe, ma ricco di magia: è una stanza colorata ed un po’ buffa: a volte resta sempre uguale, altre volte gli piace cambiare per creare mondi nuovi. Quel che è certo, è che non smette di evolversi fino a quando non prende la forma che ad ogni bambino sembra “calzare a pennello”.

Quel che accade nella stanza di psicomotricità un po’ è un segreto, e la terapista non è come i soliti dottori: invece del camice bianco ha abiti colorati, indossa calze antiscivolo buffe e nasconde le caramelle nell’armadio. Se necessario, si mette a 4 zampe insieme al bambino, o a pancia in giù per infilarsi sotto un ponte o ancora in equilibrio su mattoncini nell’intento di attraversare un fiume senza farsi mangiare dai coccodrilli!

Anche se è grande, la terapista si fa stretta stretta per restare chiusa in casette anguste, per ascoltare le paure e le meraviglie che il bambino vuole mostrarle. Lancia palle contro i mostri cattivi e crea giochi sempre più complessi per smuovere le abilità anche più fini. 

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